COS’È
TecnoNidi è una misura agevolativa destinata alle piccole imprese che, nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione e delle “tecnologie chiave” abilitanti.
SOGGETTI BENEFICIARI
Piccole imprese che, alla data di presentazione della domanda preliminare, devono:
- non essere quotate,
- non essere iscritte da più di cinque anni al registro delle imprese;
- non aver distribuito utili;
- non aver acquisito un’altra impresa o non essere costituita mediante concentrazione, a meno che il fatturato dell’impresa acquisita non rappresenti meno del 10 % del fatturato dell’impresa ammissibile nell’esercizio precedente l’acquisizione o il fatturato dell’impresa costituita mediante concentrazione non sia superiore di più del 10 % al fatturato combinato realizzato dalle imprese partecipanti alla concentrazione nell’esercizio precedente la concentrazione;
- non aver rilevato l’attività di un’altra impresa, a meno che il fatturato dell’attività rilevata non rappresenti meno del 10 % del fatturato realizzato dall’impresa ammissibile nell’esercizio precedente l’acquisizione2.
- rispettare i requisiti dimensionali di Piccola Impresa;
- non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- operare nel rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente, con particolare riferimento agli obblighi contributivi;
- aver restituito agevolazioni erogate per le quali è stata disposta dall’Organismo competente la restituzione;
- non essere state destinatarie, negli anni precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
- non trovarsi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà
Inoltre, possono accedere alle agevolazioni, le imprese proponenti rientranti in una delle seguenti tipologie:
- regolarmente costituite ed iscritte al registro delle Start-up innovative istituito ai sensi del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in Legge n. 221 del 18/12/2012 ;
- Che abbiano sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresentino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, nel caso di una start-up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell’esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno, ovvero possono dimostrare attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale;
Gli investimenti in attivi materiali ed immateriali devono essere pari minimo ad Euro 25.000,00. L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 50.000,00 e 350.000,00 Euro, di cui massimo 250.000,00 euro destinati ai costi di investimento e massimo 100.000,00 euro destinati ai costi di funzionamento.
SETTORI AMMISSIBILI
Le iniziative proposte devono essere riconducibili ad una delle aree di innovazione di seguito riportate:
SPESE AMMISSIBILI
Tutte le spese (per investimenti e di esercizio) devono essere sostenute dopo la presentazione dell’istanza definitiva di finanziamento ed entro il termine di dodici mesi dalla data di prima erogazione ovvero entro sei mesi dalla data di seconda erogazione.
Sono ammissibili le seguenti spese per investimenti:
- Macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie, arredi, nonché automezzi nei casi in cui gli stessi siano di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
- opere edili e assimilate;
- le spese in attivi immateriali legate ad investimenti in software, trasferimento di tecnologie mediante acquisizione di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate o non brevettate qualora soddisfino le seguenti condizioni:
- l’investimento costituisce elemento patrimoniale ammortizzabile;
- il bene oggetto di investimento deve essere acquistato a condizioni di mercato presso soggetti terzi sui quali l’acquirente non disponga di alcun potere di controllo diretto o indiretto;
- l’investimento deve figurare all’attivo del bilancio dell’impresa ed essere utilizzato nell’unità locale cui l’agevolazione si riferisce per almeno tre anni, ad eccezione dei casi in cui lo stesso diventi obsoleto da un punto di vista tecnico;
- il beneficiario dell’aiuto si impegna a restituire l’importo delle agevolazioni legate agli investimenti immateriali nel caso in cui gli stessi siano rivenduti nel corso del periodo di cui al capoverso precedente.
I titoli di spesa (fatture) devono avere un importo imponibile minimo di 500,00 euro.
Sono ammissibili i seguenti costi di funzionamento:
- personale dipendente, con vincolo di subordinazione, limitatamente agli importi netti effettivamente corrisposti al dipendente, come rilevabili dai cedolini paga (i costi del personale dipendente sono agevolabili solo se riferiti a lavoratori subordinati aventi qualificazione professionale adeguata all’area tecnologica in cui opera l’impresa e di cui è stata adeguatamente illustrata la funzionalità della prestazione al progetto nell’allegato alla domanda preliminare);
- spese di locazione di immobili derivanti da contratti registrati, ovvero per l’utilizzo di uffici temporanei (organizzati da operatori specializzati);
- utenze di energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività, corrisposte direttamente ai gestori sulla base di contratti intestati all’impresa beneficiaria;
- premi per polizze assicurative riferiti all’esercizio dell’attività d’impresa;
- canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini Internet, etc.;
- servizi di personalizzazione di siti Internet acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
- servizi di consulenza in materia di innovazione (ad es.: sostegno alla tutela e brevettazione);
- servizi di sostegno all’innovazione (ad es.: test e certificazione dei prodotti);
- servizi di consulenza finalizzati all’adozione ex novo di un sistema di gestione ambientale, di certificazione di prodotto, di gestione della responsabilità sociale di impresa e di rendicontazione etico-sociale, rispondenti a standard internazionali;
- costi per la locazione e l’allestimento dello stand in occasione della prima partecipazione ad una fiera specializzata.
Gli importi di spese agevolabili per i costi di cui alle lettere g, h, i, non potranno essere rispettivamente superiori ad € 30.000,00.
Ad eccezione delle spese di cui alle lettere b, c, d, e, i titoli di spesa (fatture, ricevute, ecc.) devono avere un importo imponibile minimo di 500,00 euro. Fatta eccezione per le polizze assicurative, per l’ammissibilità delle spese di funzionamento vale il criterio della competenza.
Le spese per opere edili e di ristrutturazione sono complessivamente ammissibili entro il limite del 30% dell’importo dell’investimento in altri attivi.
I beni acquistati e richiesti ad agevolazione devono essere nuovi di fabbrica.
TIPOLOGIA ED INTENSITÀ DEGLI AIUTI
- Agevolazione in conto impianti non superiore ad € 200.000,00, pari al 80% degli investimenti ammissibili, costituita da:
- una sovvenzione pari al 40% del totale degli investimenti ammissibili;
- un prestito rimborsabile pari al 40% del totale degli investimenti ammissibili (minimo 10mila, massimo 100mila – durata 60+6 – tasso fisso 0,00%).
- Una sovvenzione, come contributo in conto esercizio, non superiore all’importo di € 80.000,00, pari all’80% delle spese di funzionamento ammissibili
Le agevolazioni verranno erogate con le seguenti modalità:
- prima erogazione del prestito rimborsabile pari al 25% delle agevolazioni concesse;
- una seconda erogazione per stato avanzamento lavori (SAL), comprendente un ulteriore 50% delle agevolazioni concesse che l’impresa potrà richiedere solo presentando la documentazione necessaria a dimostrare di aver realizzato e di aver effettuato pagamenti per almeno il 40% degli investimenti totali. La seconda erogazione è prioritariamente erogata nella forma del prestito rimborsabile;
- una terza erogazione (saldo), pari al saldo (25%) delle agevolazioni concesse, che l’impresa potrà richiedere solo presentando la documentazione necessaria a dimostrare di aver completato gli adempimenti amministrativi previsti per l’avvio dell’attività, di aver realizzato e di aver effettuato pagamenti per almeno l’80% degli investimenti totali.
ELENCO DOCUMENTI DA FORNIRE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA:
- Illustrazione del contenuto innovativo del progetto;
- Informazioni sul processo di acquisizione dell’innovazione, la descrizione dei profili professionali (del numero di addetti, degli importi di retribuzione netta mensile, dei periodi di impiego) relativi al personale, in organico o previsto, per cui si richiedono le agevolazioni;
- Preventivi relativi al programma degli investimenti redatti su carta intestata del fornitore debitamente datati e sottoscritti, intestati all’impresa proponente. I preventivi devono riportare tutte le caratteristiche di dettaglio dei beni indicati utili a valutarne la congruità e la funzionalità;
- Documentazione comprovante l’individuazione della sede nella quale sarà realizzata l’iniziativa agevolata, con allegata visura catastale;
- Copia dei documenti di identità del legale rappresentante e di tutti i soci dell’impresa proponente;
- Atto costituivo e, laddove previsto, statuto della società proponente;
- Visura camerale aggiornata;
- Ultimi due bilanci approvati.